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![]() Tweet PRAEFECTUS PRAETORIO Comandante della guardia imperiale romana. Il primo fu nominato da Augusto nel 2 a.C. Di solito erano due e nella maggioranza dei casi provenivano dall'ordine equestre. Nei casi di Seiano con Tiberio, Burro con Claudio e Nerone, Tigellino con Nerone, Plauziano con Settimio Severo, esercitarono notevole influenza sull'imperatore. Per lo più erano militari, anche se vi furono importanti giuristi (Papiniano con Marco Aurelio, Ulpiano con Severo Alessandro). Durante il II e III secolo i prefetti del pretorio acquisirono infatti ampi poteri giudiziari. In Italia avevano giurisdizione sui casi che si presentavano oltre la distanza di cento miglia da Roma, dove finiva la competenza del praefectus urbi. Partecipavano alla legislazione imperiale come membri del consilium principis. Sovrintendevano ai rifornimenti dell'esercito e, con lo sviluppo delle requisizioni in natura sotto Diocleziano, divennero i principali funzionari delle finanze imperiali. Costantino nel 312 abolì la guardia pretoriana e l'area d'azione dei prefetti del pretorio si limitò alle quattro prefetture territoriali di Gallia, Italia, Illirico e Oriente. |
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